I medici raccomandano il clomifene alle donne che desiderano avere figli ma hanno una fertilità limitata. Il trattamento con clomifene aumenta le probabilità di gravidanza. Il clomifene viene somministrato sotto forma di compresse. Il clomifene è disponibile con un dosaggio attivo di 50 milligrammi e una confezione da 10 compresse.
L’assunzione di clomifene influenza il ciclo di fertilità. Le compresse contengono l’omonimo principio attivo, il clomifene, che innesca l’ovulazione.
Il clomifene è un cosiddetto modulatore selettivo del recettore degli estrogeni e agisce sui siti di aggancio naturali degli ormoni femminili nel corpo. Il clomifene può essere utilizzato anche in casi particolari di mancato ciclo mestruale.
Come funziona il clomifene: La funzione delle gonadi femminili (ovaie) e maschili (testicoli) è controllata dal cosiddetto sistema ipotalamo-ipofisi-gonadi. Si tratta di una parte del diencefalo e di un importante centro di controllo del sistema ormonale.
GnRH
Attraverso la sostanza messaggera ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), il principio attivo stimola la ghiandola pituitaria, detta anche ipofisi. La ghiandola viene stimolata a rilasciare gonadotropine, che sono gli ormoni luteinizzanti (LH) e gli ormoni follicolo-stimolanti (FSH). Questi ormoni viaggiano poi con il sangue verso le gonadi. Una volta lì, gli ormoni assicurano il corretto funzionamento delle gonadi.
Nelle donne, le gonadotropine stimolano la maturazione degli ovuli nell’ovaio, l’ovulazione e la produzione di ormoni sessuali – estrogeni e gestageni. Nell’uomo, invece, le gonadotropine assicurano la formazione e la maturazione degli spermatozoi e la produzione dell’ormone sessuale testosterone.
Normalmente, il livello ematico degli ormoni sessuali segnala se la produzione ormonale è sufficiente grazie al legame degli ormoni con determinati recettori nell’ipotalamo. Se il livello degli ormoni sessuali è troppo basso, a causa della scarsa produzione da parte delle gonadi, questo feedback positivo viene a mancare. Di conseguenza, l’ipotalamo attiva il rilascio di LH e FSH attraverso un aumento della secrezione di GnRH e le gonadi aumentano la produzione dei rispettivi ormoni sessuali.
Esiste anche il caso inverso del doping, in cui gli ormoni sessuali vengono forniti dall’esterno per stimolare la crescita muscolare. In questo caso, l’ipofisi riduce notevolmente la secrezione di gonadotropine per diminuire la produzione di ormoni sessuali, che a sua volta determina un livello normale.
